Mattinata trafficata al S. Paolo.
Alle 10 avevo appuntamento con il Dr. Lozza per una visita O.R.L. (Otorinolangoiatra per i novelli come me). All'Amplifon mi avevano detto di andare al 9° piano. Arrivo all'entrata dell'Ospedale e leggo le indicazioni per trovare l'ambulatorio. Nessuna traccia di O.R.L. Chiedo al custode che mi manda all'8° piano, sezione B. Prendo l'ascensore (che, come in tutti gli ospedali, è un terno all'otto) e arrivo al piano 8. Leggo: 'Reparto maxillo-facciale'. Di ambulatorio O.R.L. ancora nessuna traccia e sono già le 10 passate. Decido allora di salire, a piedi questa volta, al piano 9. Leggo: 'Centro per l'epilessia e Clinica del sorriso'. neanche qua. Allora si torna giù di sotto e si aspetta. Chiedo a un infermiere dov'è l'ambulatorio dell'otorino e lui mi indica una stanza vuota. Aspetto. E sono le 10.15. Alle 10.20 mi decido, finalmente, a chiedere a un chirurgo di passaggio. "Il Dr. Lozza è al 9° piano". Bene! Torno su di nuovo. Noto il cartello 'Otorinolangoiatra' che non avevo visto prima, l'ufficio medico, l'ambulatorio e la segreteria tutto insieme. Urrah! Sono ormai le 10.30. Mi metto come un avvoltoio di fronte alla porta aperta della segretaria e aspetto che la poveretta finisca almeno 4 telefonate a raffica. La signora, molto gentile, chiama il Dr. Lozza (che mi stava cercando in giro per l'ospedale) che compare 5 minuti dopo. In meno di mezz'ora la visita è fatta. I timpani sono in buono stato, il problema è interno, probabilmente causato dalla forte anestesia per il mio intervento di scoliosi di vent'anni fa. Per maggior sicurezza va fatta una Risonanza Magnetica.
Ringrazio il Dr. Lozza e, prima di andare a pagare la visita e prenotare la MRI, scendo al 7° piano a salutare i 'colleghi' A.b.i.o. (con una mezza promessa di tornare anche io a settembre).
Eccomi finalmente alle casse. Per pagare non c'è fila (98 euri) e me la cavo in un baleno. Tutt'altra storia per la prenotazione. Prendo il biglietto e aspetto. Il display segna 170, il mio numero è 239. Un po' di attesa poi un salto al bar a prendere un panino e una bottiglietta d'acqua. Tempo di leggere un po' sul Kindle e di guardarmi in giro. Tornando dal bar leggo che per gli esami prescritti dopo una visita odierna ci vuole la lettera C. Io ho la A. Mannaggia! Riprendi un altro numerino. Il display segna 87, il mio è 110. Aspetta ancora e fai la gara a chi arriva prima, la A o la C? Vince la A! Mi avvicino allo sportello e la signora dietro al vetro mi dice: "Le prestazioni di Medicina Nucleare vanno prenotate direttamente in ambulatorio. Piano -2" (e noi eravamo a -1). Rassegnata vado al piano -2, Medicina Nucleare. Davanti a me solo un signore che, appena sente la frase "radioattività, stare lontano da bambini e donne incinte per almeno un giorno dopo l'esame che dura dalle 3 alle 4 ore" si caga sotto e chiede delucidazioni, spiegazioni, di tutti e di più e se ne va dopo mezz'ora. Io, sorridendo, mi avvicino allo sportello e alla signora dietro al vetro che durante la conversazione con il signore mi lanciava sguardi come per dire "ah, stì uomini paurosi" e il "mi scusi, sa". La signora, puntualmente (ormai ci avevo fatto il callo9 mi dice: "Per questi esami si va direttamente in Radiologia non qua". Vabbè, come non detto.
Finalmente, in Radiologia, mi danno un appuntamento per il 3 settembre e mi riempiono di scartoffie da compilare e un esame del sangue da fare.
Ce l'ho fatta.
Trionfante esco nell'aria maggiolina e calda. Sono le 13.00.
Mi chiedo: la mia prima MRI. Sarà come essere in un episodio del Dr. House. Cool!
Nessun commento:
Posta un commento